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17/06/2015 - maremma che passione
3 giorni![]() 1° GIORNO ALBINIA - MONTE ARGENTARIO - PORTO SANTO STEFANO - ANSEDONIA - CAPALBIO La partenza è alle ore 09.00 dal Centro Ippico "CM Equitazione" di Cinzia e Miriano Manciati. L'ambiente naturalistico è piuttosto vario. Nei pressi del borgo si trovano alcuni paradisi naturali ancora intatti, come la Laguna di Orbetello e la Riserva Naturale della Feniglia. Da Albinia si possono facilmente raggiungere le vaste pinete delle spiagge ed i centri dell’entroterra maremmano. Il Monte Argentario è un promontorio che si protende nel Mar Tirreno in corrispondenza delle due isole più meridionali dell'Arcipelago Toscano; l'Isola del Giglio e l'Isola di Giannutri. L'Argentario nasce come isola, ma nel corso dei secoli l'azione congiunta delle correnti marine e del fiume Albegna ha unito l'isola alla terra ferma, formando nel contempo la Laguna di Orbetello. Porto Santo Stefano è un suggestivo borgo marinaro sulla costa orientale dell'Argentario ed attrezzato porto turistico e commerciale, il borgo si affaccia su una baia dominata dalle possenti moli delle fortezze spagnole. Oggi è una rinomata località turistica, che si fregia ormai da diversi anni della Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento conferito dalla FEE (Foundation for Environmental Education) alle migliori località costiere europee. Qui faremo una sosta per il pranzo e un po' di relax. Ansedonia è una rinomata località turistica, situata sull'omonimo promontorio a sud-est del comune di Orbetello di cui è frazione, nelle vicinanze delle rovine dell'antica città romana di "Cosa". Nell'area archeologica sono degne di nota le opere ingegneristiche come la "Tagliata Etrusca" e lo "Spacco della Regina". Nel pomeriggio si arriverà al "Camping Costa d'Argento" dove, dopo aver sistemato adeguatamente i cavalli in appositi recinti, ci sarà la cena e il pernotto. Il Villaggio dispone di comodi bungalow in muratura da 4 a 6 posti letto. |
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2° GIORNO CAPALBIO - VULCI Dopo una buona colazione tutti in sella alle ore 09:00 in direzione di Capalbio. Capalbio è il comune più a sud della Toscana, per il contesto ambientale in cui si trova e per l'importanza storico-artistica assunta in epoca rinascimentale è stata anche soprannominata la piccola Atene. Proseguendo con il viaggio, attraverseremo il confine Toscana-Lazio (il corridoio) in direzione della "Macchia del Baccano". Qui ci fermeremo per il pranzo organizzato e per ammirare questi luoghi suggestivi e ricchi di storia e tradizione. In pomeriggio, lasceremo le nostre cavalcature nel Parco di Vulci e dopo averli sistemati adeguatamente raggiungeremo in auto "l'Agriturismo Santa Maria di Vulci" per la cena, pernotto e prima colazione. L'agriturismo è un'azienda ortofrutticola a conduzione familiare che produce ottimi prodotti che potrete degustare presso l'azienda. La sistemazione per la notte è in mini appartamenti da 4 a 6 posti. |
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3° GIORNO VULCI - SENTIERO DEI BRIGANTI - SANTUARIO DI CASTRO Dopo una buona colazione tutti in sella alle ore 09:00 per andare al "Parco Archeologico Naturalistico di Vulci". Al termine della visita guidata del parco si attraverseranno le tagliate scavate nel tufo e arriveremo sul fiume fiora. Dopo aver guadato il fiume Fiora percorreremo il "Sentiero dei Briganti". Ideato, progettato e realizzato dalla Comunità Montana "Alta Tuscia Laziale", inizia nella natura e nella natura si conclude. Parte dalla riserva naturale regionale Monte Rufeno e conduce fino all'oasi WWF di Vulci. Paesaggi mutevoli che, tra la prima metà dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, furono testimoni della nascita, dello sviluppo e, fatalmente, della scomparsa del triste fenomeno del brigantaggio. Lasciato il Sentiero dei Briganti arriveremo al "Santuario di Castro" dove si potrà ammirare il "Crocifisso di Castro". Nel 1649, mentre i soldati pontifici distruggevano Castro, due operai raccontarono che nel tentativo di demolire una piccola cappella, le loro braccia erano state paralizzate da una forza misteriosa. In questa cappella vi erano tre dipinti molto semplici che raffiguravano il S.S. Crocifisso, la Madonna del Carmine e S.Antonio. Poiché gli operai non riuscirono a demolirla si gridò al miracolo e allora la Chiesa cattolica riconobbe come miracolosi i fatti di Castro e nel 1871 vi fu costruito un santuario divenuto meta di pellegrinaggi. Qui ci sarà il pranzo organizzato, un po' di relax e poi dopo i saluti si torna a casa ma con la promessa di tornare presto in questi luoghi incantati dove il tempo sembra essersi fermato... "Maremma, che passione"! |
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